Compatta o Reflex? Accessori o no? Automatica o manuale?
La scelta di una buona fotocamera subacquea non è assolutamente un dilemma semplice da risolvere per via dei numerosissimi fattori da tenere in considerazione. Come fare quindi per non sbagliare l’acquisto ed avere foto ricordo impeccabili delle nostre avventure subacquee?
Ne abbiamo parlato con un esperto: Alberto Balbi.
Ligure, fotoreporter freelance di professione, grande appassionato di Mare fin da bambino, Alberto Balbi ha sempre amato documentare il paradiso blu in tutte le sue forme e con ogni tecnica fotografica.
Ha partecipato con successo a numerosi concorsi internazionali imponendosi spesso con immagini di grande grazia ed effetto, oggi è membro delle principali giurie nazionali e internazionali di fotografia esterna e subacquea.
Ha fondato nel 2014 Blucobalto Underwater Photo Academy, la prima Accademia per l’immagine subacquea ed esterna con un percorso didattico innovativo che lo ha portato ad essere docente conosciuto e stimato in tutto il mondo
Collabora in modo professionale con le principali riviste di settore italiane e straniere e ha firmato con il suo stile i cataloghi di numerosi brand della subacquea e del mondo sportivo.
Lo abbiamo coinvolto in una serie di botta e risposta che speriamo possano essere di aiuto per i vostri futuri acquisti.
Quando hai scattato la prima foto sott’acqua?
Ricordarsi il primo scatto è impossibile, diciamo che l’ho scattata con una Nikonos III e sono passati davvero tanti anni. Ho iniziato a fare subacquea e fotografia (le due cose sono nate in contemporanea avendo già la passione per la foto) a metà degli anni ’80 - oddio inizio ad avere una certa età - da adolescente, ma con una grande passione per il Mare grazie ad un grande marinaio che qualche anno dopo sarebbe diventato mio suocero. Fotografare sott’acqua è stato subito un grande amore che non ha perso fascino nemmeno dopo trent’anni tanto che è diventato il mio lavoro.
Trent’anni in cui la tecnologia è cambiata molto ma sono convinto che quel bagaglio fatto da pellicole diapositive, macchine a telemetro e sonore sconfitte sia stato molto formativo e oggi che con il digitale è tutto più semplice, posso permettermi molte sperimentazioni che spaziano dalla macro fotografia creativa al panning cercando sempre nuovi spunti e obiettivi da raggiungere ma senza più il peso di dover dimostrare qualcosa a qualcuno.
Oggi ho una libertà fotografica che mi permette di personalizzare gli scatti anche quando si tratta di lavoro.
Compatte VS Reflex: qualche pro e contro su entrambe.
E’ una delle domande insieme a Nikon o Canon che si sentono di più. Io sono dell’idea che con tutti i sistemi (compatte, reflex e Mirrorless) si possano ottenere splendidi risultati; l’importante è imparare a conoscere molto bene il mezzo che si utilizza e in funzione di quello capirne i vantaggi e i limiti per poterlo sfruttare al massimo.
Direi che è molto più importante studiare fotografia a 360° cercando di comprendere perchè uno scatto suscita emozione e poi chiedersi sempre in che modo possa essere stato realizzato. All’inizio copiare da altri aiuta a trovare la propria strada e il proprio stile che deve diventare riconoscibile anche senza firmare una foto.
Per tornare alla domanda ovviamente una reflex è uno strumento più completo principalmente per la possibilità di scegliere l’ottica giusta, ma anche con le compatte e i vari aggiuntivi ottici e lenti diottriche si possono ottenere grandi risultati.
Lasciami aggiungere che al di la della macchina utilizzata, è fondamentale capire come utilizzare la luce (in questo caso il flash) perche è attraverso essa che possiamo scrivere sul sensore qualcosa di unico.
Quali sono le caratteristiche che deve avere una buona macchinetta fotografica subacquea?
Direi la possibilità di lavorare escludendo gli automatismi e il parco accessori: lenti addizionali, lente grandangolare eccetera oltre che poter usufruire di una fonte di luce esterna (Flash) indispensabile per ripristinare l’assorbimento selettivo dei colori sott’acqua. Poi un bravo negoziante come Corderia Nazionale può consigliare nell’acquisto e indirizzare ad un buon corso di fotografia, aspetto fondamentale per scegliere l’attrezzatura giusta e per imparare.
Permettimi di consigliare a quanti vogliono partecipare ad un corso di sceglierlo in base alla storia didattica dell’istruttore. Oggi molti fotografi fanno corsi di fotografia come se essere un buon fotografo fosse una garanzia (in questo caso tutti i pittori potrebbero essere critici d’arte) mentre bisogna cercare un bravo insegnante, colui che ha studiato per farlo e che non abbia la gelosia di tramandare ciò che sà!
Gli elementi fondamentali da tenere a mente per ottenere un buono scatto.
Ti rispondo con una citazione di Robert Capa: “ se le vostre foto non sono abbastanza buone è perchè non siete abbastanza vicino”.
Più che mai questa regola vale sott’acqua, dove l’elemento funge da filtro blu. Obiettivi grandangolari per le foto ambiente e profondo rispetto e conoscenza degli animali ci permettono di avvicinarli senza farli fuggire e di fotografarli al meglio.
Parlaci del concorso Blu Cobalto 2019.
Sono diversi anni che proponiamo il nostro concorso che si è ritagliato un discreto posto a livello nazionale e internazionale, siamo particolarmente contenti perche la nostra accademia di fotografia è nata proprio per la divulgazione e per mettere a disposizione dei fotografi strumenti per crescere.
Per questo motivo ogni anno cerchiamo di proporre qualcosa di nuovo che stimoli ad una ricerca non solo estetica. Motivo di vanto è il phototelling mediterraneo, ossia la capacità di raccontare una storia con tre fotografie e un piccolo testo.
La premiazione e l’esposizione si svolge in concomitanza al premio Marcante al museo del Mare di Genova ma poi le stampe diventano itineranti e trovano spazi grazie anche agli amici dell’associazione paguro in diverse località italiane.
L’anno scorso hanno girato parecchio, fino in Argentina per concludere con Ustica.
Tutte le foto sono state gentilmente concesse da Alberto Balbi